Il fenomeno fisico |
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L’umanità è sempre stata immersa in un fondo elettromagnetico naturale: producono onde elettromagnetiche il Sole, le stelle, alcuni fenomeni metereologici (scariche elettrostatiche), la Terra stessa genera un campo magnetico. A queste fonti si sono tuttavia aggiunte le sorgenti artificiali, tra cui gli apparecchi televisivi, i forni a microonde, le linee dell’alta tensione, i radar, gli impianti delle telecomunicazioni. Il recente sviluppo di quest’ultimo settore ha prodotto un consistente aumento delle fonti di inquinamento elettromagnetico, ma a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema è stata, soprattutto, la massiccia diffusione di impianti per la telefonia mobile. I campi elettromagnetici(CEM) hanno origine dalle cariche elettriche e dal movimento delle cariche stesse (corrente elettrica). L’oscillazione delle cariche elettriche, per esempio in un’antenna o in un conduttore percorso da corrente, produce campi elettrici e magnetici che si propagano nello spazio sotto forma di onde.
Le onde elettromagnetiche sono una forma di propagazione dell’energia nello spazio e, a differenza delle onde meccaniche (es. onde sonore) per le quali c’è bisogno di un mezzo, si possono propagare anche nel vuoto. Il campo elettrico (E) e il campo magnetico (H) oscillano perpendicolarmente alla direzione dell’onda.
L’insieme di tutte le possibili onde elettromagnetiche, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico. Nella tabella che segue sono rappresentate le unità di misura oggi impiegate nelle tecniche di monitoraggio e di calcolo.
Lo spettro delle radiazioni elettromagnetiche può essere diviso in due regioni:
Generano campi a radiofrequenza:
La suddivisione delle onde sotto schematizzata, mette in evidenza la denominazione della lunghezza d’onda al variare della frequenza.
Le frequenze sotto le VLF sono dette basse frequenze (BF) e sono utilizzate come segnali elettrici (trasmetterli sarebbe molto difficile) da convertire in audio (l'audio telefonico raggiunge 3400 Hz, l'audio ad alta fedeltà in modulazione di frequenza i 15 kHz, l'audio ad alta fedeltà degli apparati di registrazione raggiunge anche i 24 kHz dopo i quali l'orecchio umano, solitamente, non percepisce nulla). Appartengono alle radiofrequenze le LF, MF, HF e le VHF. La definizione di microonde, al giorno d'oggi, si preferisce associarla a SHF e EHF (UHF ormai non viene più ritenuta banda di microonde). Immediatamente sopra le EHF troviamo l'infrarosso (IR, la prima parte si chiama infrarosso lontano, quello più "vicino" alla luce visibile si chiama infrarosso vicino) che si estende fino a circa 750 nm. La trasmissione su IR si usa (infrarosso vicino) per la trasmissione dati su fibra ottica (diodi laser).
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